Si fa presto a dire Young

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Si fa presto a dire Young

di Alessandra Belluccio, Presidente AIDP Campania

Il 14 ed il 15 ottobre Napoli ospiterà “NutriAMOci” lo Young Summit di AIDP 2023.

E’ una grande opportunità per tutti questo agglomerato interstellare in arrivo, questo oggetto misterioso che si presenterà ai nostri occhi in tutta la sua potenza ma anche in tutta la sua vulnerabilità, pronto da un lato ad apprendere, a “Nutrirsi con AMOre”, dall’altro ad offrirci nutrimento e nuova linfa con autenticità e pragmatismo.

Ma vediamo chi sono i Giovani di Aidp.

Dal punto di vista anagrafico parliamo di persone fino ai 35 anni di età, i nati dal 1988 in poi. Dal punto di vista sociologico, sono un insieme di giovani dalle caratteristiche molto diverse, appartenenti a due differenti generazioni, quella dei Millenials (28-35 anni) e la cosiddetta Generazione Zeta (fino ai 27 anni). I primi, anche noti come “gli impazienti”, sono cittadini del mondo, aperti, curiosi ed un po’ idealisti; i secondi, nati on line a cavallo del nuovo secolo, sono più pragmatici, veloci, intraprendenti e molto social.

L’ultima indagine di Deloitte si sofferma però su alcuni aspetti comuni su cui le aziende, e noi che ci occupiamo di Persone in azienda, dobbiamo riflettere per non rischiare di perdere le migliori energie del nostro Paese ed una preziosa opportunità di rinascita.

In primo luogo, a causa della spinta inflazionistica, sia i GenZ che i Millennial italiani mostrano elevati livelli di preoccupazione per l’impatto che la stagnazione economica ed il caro vita sta avendo su di loro. La seconda area di attenzione è costituita dal cambiamento climatico, seguita al terzo posto dal timore di restare senza lavoro.

Interessante è anche quanto emerge a proposito dei valori che spingono i giovani a scegliere il lavoro. Si consolidano alcune tendenze, tra cui un buon bilanciamento tra vita e lavoro, con una preferenza spiccata verso amici e famiglia rispetto a lavoro e carriera, ed una ferma volontà a non tornare indietro rispetto alle conquiste in termini di flessibilità (lavoro agile, ibrido, settimana lavorativa corta…).

Ne emerge un quadro chiaro a cui è ormai difficile sottrarsi, anche perché il trend demografico ci dice che i giovani sono una risorsa scarsa: l’universo Young è piccolo, prezioso, vuole più soldi, più tempo ed ha potere contrattuale. Dobbiamo averne paura, dunque? Quali strategie attuare?

A dire il vero si tratta di una grande opportunità di riscatto per tutti, di una spinta ad attuare politiche che non abbiamo mai avuto il coraggio di intraprendere, di una luce sui lati più oscuri del management, di uno stimolo a rinnovare il sistema valoriale e normativo a fondamento dell’etica d’impresa.

Occorrerà iniziare a “Nutrire” l’oggetto misterioso con concretezza e condivisione, innovando linguaggi e contenuti, partendo dall’ascolto, senza pregiudizi e lasciandoci sorprendere, a volte anche travolgere.

Qualche esempio: rendere i colloqui di selezione delle esperienze di assesment e non dei mercatini di Natale; offrire formazione e welfare partendo da un’analisi del fabbisogno e non da offerte a catalogo standardizzate; rendere trasparenti e chiari i piani di carriera e l’offerta economica; superare il mito della Valutazione e lavorare su sistemi di gestione della performance che valorizzino anche il come oltre che il quanto; condividere valori, cultura e strategie con tutte le persone che contribuiscono alla vita dell’organizzazione; aprire le porte in azienda; rendere autentiche e credibili le politiche di inclusione, parità e salvaguardia ambientale; stabilire legami di fiducia e allontanarsi dalla logica del controllo, primo passo verso forme di lavoro flessibili.

Ma anche: saper dire di no, non trattenere con offerte poco equilibrate lavoratori che hanno già la testa altrove, avere il coraggio (… e la competenza!) di dare un feedback negativo, premiare il merito, mai il ricatto, rendere la vita in ufficio (… perché a volte occorre anche la presenza!) un’esperienza utile e piacevole.

Per chi pensa che lavorare con e per le Persone sia un compito facile, abbandonare il campo prima della tempesta stellare!

E buon Young Summit a tutti!

Alessandra Belluccio, Presidente AIDP Campania

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